Alcune dritte per orientarsi nella scelta del regalo ad un bambino
Oggi è l’8 dicembre, il giorno in cui tradizionalmente ci si ritrova tutti insieme in famiglia per addobbare la casa, fare l’albero di Natale e il Presepe. È anche il momento in cui sentiamo il giorno di Natale avvicinarsi un po’ di più e cominciamo seriamente a pensare a cosa regalare ai nostri cari.
Da logopedista mi ritrovo spesso a cercare giocattoli da utilizzare durante le terapie, quindi con specifiche finalità; tuttavia non è detto che gli stessi giochi non possano essere proposti in ambito domestico, proprio per dare nuovi stimoli ai nostri bambini.
Quindi…cosa metteremo sotto l’albero quest’anno?
Per un bambino piccolo, diciamo da 0 a 3 anni, sceglierei un libro. Non un libro in cui si elencano oggetti, animali, colori e nemmeno una fiaba, ma un piccolo volume contenente storie di vita quotidiana, che facciano parte della vita del bambino e nelle quali lui si possa rispecchiare. Un’altra idea potrebbe essere quella di scegliere un “repetitive book”, in cui la stessa frase o domanda si ripete per tutto il corso della narrazione, magari con belle illustrazioni a colori vivaci. Questi libri ci permettono di coinvolgere i bambini, anche piccoli, osservare insieme le immagini che più li attraggono e lasciargli lo spazio per inserirsi nella narrazione e raccontare insieme la storia.
Per un bambino più grande, tra i 3 e i 6 anni, sceglierei una versione semplice di giochi quali tombola illustrata, puzzle o memory, per divertirci insieme, insegnargli a rispettare i turni di gioco, prolungare i tempi di attenzione e concentrazione, allenare la memoria e le abilità visuo-spaziali. Oppure potremmo orientarci su casette con personaggi, mattoncini, pasta modellabile, colori…e via alla creatività!
Per i bambini dai 6 anni in su non ho alcun dubbio: un gioco da tavolo. Ne esistono tantissimi e con diversi livelli di difficoltà e maggiore o minore numero di regole da ricordare; anche i più semplici sono uno spasso per grandi e piccini. Sono perfetti per trascorrere un pomeriggio o una serata insieme a tutta la famiglia e inoltre stimolano molte funzioni cognitive come memoria, attenzione, velocità di esecuzione, pianificazione, importanti anche ai fini degli apprendimenti scolastici.
Ovviamente queste sono soltanto alcune proposte e possono esserci altre mille idee vincenti. In generale possiamo dire che ai bambini non serve l’ultimo gioco uscito, qualcosa di costoso o tecnologico; vi invito invece ad orientare la vostra scelta pensando a cosa potrebbe davvero essere stimolante, favorire la loro creatività e portare a momenti di comunicazione e gioco con tutta la famiglia.